Gli expats americani in Italia devono dichiarare i redditi anche negli USA.
L’Italia è una destinazione molto ambita per molti expats. La nuova vita all’estero determina per loro molti cambiamenti, a vari livelli, e non solo da un punto di vista culturale.
È importante ricordare che i cittadini statunitensi che vivono in Italia, devono dichiarare le loro entrate anche negli Stati Uniti.
Non importa in quale nazione risiedano, i cittadini americani (o residenti permanenti) sono obbligati a presentare dichiarazione dei redditi al governo federale ogni anno. In alcuni casi, devono anche presentare una dichiarazione relativa al loro patrimonio conservato in conti bancari stranieri.
Esistono clausole in grado di evitare ai cittadini americani che risiedono all’estero la doppia tassazione.
Di fondamentale importanza è l’aiuto di un esperto professionista per pianificare e preparare la dichiarazione dei redditi con l’intento, per quanto possibile, di evitare o ridurre al minimo, la doppia imposizione.
Il Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA), richiede ai contribuenti americani (residenti all’estero o negli USA) che possiedono disponibilità finanziarie al di fuori degli Stati Uniti, di dichiarare ogni anno all’IRS (agenzia entrate americana) il valore di tali disponibilità. Il FATCA prescrive inoltre che le istituzioni finanziarie estere (per esempio: banche, assicurazioni, intermediari, fondi di investimento) debbano fornire informazioni riguardo ai conti finanziari detenuti presso di loro dai contribuenti americani.
È quindi di cruciale importanza avere informazioni precise e aggiornate da parte di professionisti esperti, per poter essere sicuri di adempiere alle regole e obbligazioni previste dalle leggi italiane e dal FATCA.
Quando possono essere considerati residenti nello stato italiano ai fini fiscali i cittadini stranieri?
Vengono considerati residenti quando si verifica per più di 183 giorni nel corso dell’anno, anche una sola delle seguenti situazioni:
sono iscritti nell’anagrafe italiana della popolazione residente
sono residenti in Italia (residenza: luogo dove la persona ha la dimora abituale)
sono domiciliati in Italia secondo il Codice Civile (domicilio: luogo dove la persona ha la sede principale dei suoi affair e interessi)
Al verificarsi anche di uno solo dei casi evidenziati, verranno applicate le tasse italiane sul reddito.
Possono essere applicate svariate deduzioni/detrazioni, per esempio:
contributi in beneficienza (a entità riconosciute dalla legge italiana)
assegni familiari
contributi previdenziali
spese mediche
interessi su mutui immobiliari per la residenza
e altro..
Professionisti esperti saranno in grado di fornire informazioni precise riguardo alla dichiarazione dei redditi e relative deduzioni.
In aggiunta alle imposte sul reddito, in Italia vengono applicate anche altre forme di tassazione a livello regionale e comunale. Anche le proprietà immobiliari subiscono una tassa, che varia a seconda del valore della proprietà e dell’aliquota fiscale applicata da ogni comune.
Gli USA e l’Italia hanno siglato una convenzione in materia fiscale, per limitare la doppia imposizione dei loro espatriati (americani che vivono in Italia, e italiani che vivono negli USA). Questo trattato è importantissimo per determinare quale tipo di tassazione applicare, quella americana o quella italiana.
Se il cittadino americano che vive in Italia rientra nella categoria del contribuente fiscale, subirà la tassazione relativa al suo reddito che origina in ogni parte del mondo. Dovrà dichiarare le sue disponibilità (incluso proprietà immobiliari e conti di risparmio) anche se non sono detenute in Italia.
Un altro fatto importante da sottolineare riguarda la tassa sulle successioni e donazioni. I cittadini statunitensi che vivono all’estero non beneficiano dell’esenzione di USD 5,490,000. Questi espatriati vengono considerati dagli USA, alla stregua di non residenti, e in questo caso l’esenzione si ha solo fino al valore di USD 60,000. Oltre questa cifra, in caso di morte, gli eredi devono presentare dichiarazione e pagare una tassa di successione che può arrivare fino al 40%.
Per evitare il mancato rispetto delle clausole previste dal FATCA e dalla legislazione Italiana, è consigliabile affidarsi a professionisti competenti in questo ambito delicato.
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