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Cosa possiamo aspettarci dall'economia dopo il Covid

Nel 2020 l’economia mondiale ha subito un forte arresto con l’avvento della pandemia Covid-19.

A causa delle restrizioni molte attività hanno rallentato e alcune sono state sospese. Alcune hanno addirittura chiuso.

Ora però gli esperti guardano al futuro con maggiore ottimismo. Economisti a livello mondiale dicono che negli Stati Uniti sta arrivando una ripresa, e pare destinata ad arrivare anche in Europa per poi diffondersi nel resto del mondo.

Tra i vari effetti del Covid c’è stato quello della diminuzione degli investimenti.  I risparmi sono stati messi in attesa a causa dell’incertezza sul futuro.  Ora però le persone desiderano recuperare questo tempo.

Le attività sono riprese e addirittura in alcune imprese negli USA scarseggia la manodopera e alcune aziende hanno dovuto aumentare i salari. Si respira quindi aria un po’ più confortante.

Anche in Italia, secondo ISTAT la ripresa avverrà nei prossimi mesi e il mercato del lavoro ha evidenziato segnali positivi già nella prima parte del 2021.

Secondo il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis entro la fine del prossimo anno tutte le economie degli stati membri torneranno al livello precedente alla crisi.

Secondo il Wall Street Journal, la ripresa economica in USA sarà agevolata dai molti risparmi dei consumatori, dalle imprese che intendono assumere e dal grande sostegno da parte della politica. Tutti questi fattori rendono questa ripresa diversa e molto più impattante rispetto ad altre della storia recente.

Negli USA le nuove imprese stanno aumentando ad un ritmo molto veloce, mai registrato prima.  I prezzi delle case sono aumentati di circa il 14% rispetto al pre-pandemia.

Quando i lockdown hanno causato il crollo dell’economia mondiale, economisti e politici erano sicuri che ci sarebbero voluti anni prima di una ripresa. Adesso invece prevedono una ripresa del PIL entro la fine del 2021 per tornare ai livelli del pre Covid e anche superarli.

Perché tutto questo?

Il motivo è dato dal fatto che la crisi attuale non è stata una crisi finanziaria bensì una crisi naturale, come prodotta da un disastro naturale. È come se tutto fosse rimasto congelato, la domanda e l’offerta sono come rimaste sospese, in attesa. In casi come questo, una volta superato il disastro, la ripresa è più veloce rispetto ad una recessione a cui siamo abituati.

Questa rapida ripresa potrebbe causare però come contraccolpo il problema dell’inflazione. Ci potrebbe essere carenza di materie prime e manodopera e questa situazione potrebbe prolungarsi per un certo periodo.

Secondo Oxford Economics, l’economia mondiale quest’anno potrebbe crescere di circa il 6%, poiché grazie alle vaccinazioni alcune restrizioni dovute alla pandemia saranno eliminate e quindi le imprese potranno ripartire. Durante la pandemia le persone hanno effettuato molti più acquisti online e il commercio a livello mondiale è di molto aumentato superando i livelli pre Covid. Il credito bancario alle imprese è aumentato.

Ma la situazione non è uguale ovunque.

In Europa le campagne di vaccinazione sono arrivate più lentamente e in alcuni casi le vendite al dettaglio in Europa sono crollate a differenza degli USA dove sono aumentate. Molto personale delle industrie è in cassa integrazione nonostante la produzione sia aumentata.

Gli USA saranno probabilmente il motore trainante di questa ripresa e a seguire nel corso dei prossimi due anni arriveranno anche l’Europa e il resto del mondo.

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Fonti/crediti

https://www.agi.it/economia/news/2021-06-04/dopo-covid-piu-grande-rimbalzo-sempre-dicono-esperti-12791602/

https://www.cnbc.com/2021/03/10/a-year-after-the-pandemic-struck-the-us-economy-is-still-struggling-but-coming-around-quickly.html

Giulia Iacobelli